venerdì 14 febbraio 2020

Orientarsi: con Dante per inseguire la propria stella


"Orientarsi" significa trovare il proprio oriente, il proprio sole, quel punto di riferimento, che mi aiuta a scegliere nella vita per la vita. I ragazzi di terza sono alle prese con la scelta della scuola superiore e in questo travaglio stanno acquisendo una competenza che servirà loro per tutti gli anni a venire. 
De-cidere significa potare quelle possibilità che non danno frutto, per far fiorire il talento nascosto nel nostro cuore. Significa setacciare i desideri e tenere solo quelli più autentici. Ma cosa significa desiderare? Alla lettera la parola significa "non stella". Quando gli aruspici scrutavano il cielo, cercando di prevedere il futuro, ma le nuvole oscuravano le stelle, ecco che quella acuta mancanza dentro di loro faceva emergere i loro desideri. 
Come Dante, che termina le sue tre cantiche sempre con la parola "stelle", noi ci siamo messi sulle tracce dei nostri desideri, guardando le paure che ci ostacolano il percorso, le guide che ci sostengono e consigliano, le esperienze di illuminazione che ci aprono nuove porte.
Cecilia di 3D ci mostra con la sua lunga pagina di diario il suo percorso per arrivare a capire la sua meta. Seguiamola, lasciandoci contagiare dalla sua gioia.





                                                                                                                                 Cavezzo, 15/01/2020

Caro diario,
oggi è il 15 di gennaio, sono molto stanca, ma allo stesso tempo sono felice di quella che sto diventando con lo scorrere dei mesi. Sono passati esattamente 121 giorni dall'inizio della terza media… la terza media… quella classe così difficile… quell’anno pieno di ansia per l’esame di cui ci hanno riempito la testa da quel 16 di settembre del 2019.
In prima e seconda il pensiero della terza media mi sembrava così remoto e lontano, infatti era l’ultimo di tutti i miei problemi e impegni che mi affliggessero. Ora il solo pensiero dentro mi fa rabbrividire e me ne pento di non averci dato così tanto peso. Questo è un anno importante, se non molto particolare per me e per tutti gli ‘06. Quest’anno dobbiamo unire tutto ciò che abbiamo imparato alle scuole medie ed elementari. Queste ultime ci hanno dato le basi, che solo alle medie abbiamo usato in modo vero e proprio e che alle superiori sapremo veramente come spendere.
Le medie e le elementari... in questo istituto di Cavezzo, dove ho conosciuto le mie amiche, dove ho riso, pianto e imparato tante cose, ma che mi ha aperto la strada a me stessa e a quella che sono ora. Ed è soprattutto grazie alla scuola, agli insegnanti e agli amici, se ho deciso di essere quella che sono ora. Non mi vedo né perfetta, né sbagliata, non mi vedo in nessuno dei due modi, perché nessuno di noi è sbagliato, ma soprattutto nessuno di noi deve sentirselo dire, perché non è così. Semplicemente la vita ci ha dato tutto ciò di cui abbiamo bisogno e soltanto noi possiamo decidere come mostrarci al prossimo e come approcciarci, e di conseguenza riuscire a dare il giusto alle persone.
Quest’anno ci saranno tanti cambiamenti: ho conosciuto persone nuove e ho legato con altre. Quest’anno, sopra ad ogni cosa, ogni giorno sono stata afflitta da un solo ed unico pensiero che, sono certa, non mi lascerà fino al 16 di settembre del 2020… ovvero, quello della scuola superiore. Alle medie ormai parlano solo di quello.. sinceramente dopo un po’ diventa noioso, ma lo fanno per darci una mano e farci venire la consapevolezza che dobbiamo scegliere una strada a noi cara… ovvero, quella giusta.
In ogni posto che vado, qualsiasi persona che vedo ormai non mi chiede più nemmeno come sto, ma mi domanda quale istituto io abbia scelto ed io, ogni volta, do sempre la stessa risposta. Sarà che io fin da subito ho scelto, ma questa situazione è divenuta per me sempre più ripetitiva e noiosa, anche se fortunatamente finora di fronte a questa domanda sono sempre riuscita a mantenere la calma: in fondo chi me lo chiede di colpe non ne ha.
Ho scelto il liceo linguistico e penso che sia la scuola giusta per me e per il mio futuro. Inizialmente, verso la fine della seconda media, volevo frequentare il liceo classico, ma greco non mi convinceva e mi sono accorta in questi 3 anni di essermi appassionata veramente tanto alle lingue, soprattutto all’inglese: adoro quella lingua e spero un giorno di poter viaggiare. Qualche anno fa, al solo pensiero di lasciare Cavezzo, andavo in panico, invece oggi ho voglia di scoprire il mondo, Infatti al linguistico organizzano scambi al di fuori dell'Italia e ciò mi incuriosisce molto.
Il mese scorso sono andata a partecipare a un mini stage in questa scuola, una mattinata in cui ho assistito ad una vera e propria lezione all'interno di diverse classi dell'istituto. Alla mattina ero molto ansiosa prima di andare: quell’ambiente così grande, così nuovo e pieno di persone che chissà da dove venivano. Un mondo nuovo, tutto da scoprire. Quella mattina mi tremavano le mani e sudavo, nonostante facesse freddo. Continuavo a pensare alle peggiori cose dentro di me, ad esempio se delle persone mi avessero preso in giro, domandandosi chi fossi. Va be’, mi sono fatta coraggio e mi sono addentrata nella scuola.
Sinceramente non mi aspettavo che tutti fossero così accoglienti con me. Abbiamo assistito ad un’ora di filosofia, che fin da subito mi ha affascinato, così come la letteratura. Infatti tutti questi ragionamenti contorti, ma pieni di significato, mi fanno impazzire! Poi, abbiamo fatto un’ora di inglese e francese, che mi sono piaciute moltissimo, e, il solo vedere i ragazzi di seconda superiore, che parlavano l’inglese così velocemente e sicuri, mi entusiasmava un botto: anche io avrei voluto essere come loro. Ma per poterlo diventare, so che dovrò affrontare lunghe ore di studio intenso. In quella scuola c’erano due ricreazioni e i ragazzi potevano spostarsi e andare al bar, dove acquistavano pizza, gnocco e altri cibi squisiti, tutto in autonomia. Lì ho conosciuto alcune ragazze di seconda superiore, a cui mi sono molto affezionata. Quella mattinata è stata davvero particolare, ma devo dire che mi sono molto interessata alle materie e ho scelto di frequentare il corso C, cioè quello con tedesco, inglese e francese.
Consapevole di aver scelto una scuola difficile e impegnativa, mi sento però pronta ad affrontarla, perché so che, impegnandomi, riesco a mettere in atto le mie capacità. Io mi vedo una ragazza solare, divertente e scherzosa. Tengo molto agli amici e alla famiglia e voglio sempre mostrare il massimo di me agli altri, aiutando chi si trova in difficoltà, infatti quando non raggiungo ciò che mi ero prefissata, mi arrabbio con me stessa e mi sento in colpa. Sento però che i miei comportamenti sono in pieno cambiamento, ed essendo nel bel mezzo dell'adolescenza, non è facile tenere tutto sotto controllo: siamo in quell'età in cui non si è né bambini, né adulti, E solitamente si tende ad assumere un atteggiamento più grande...
L'importante è non disperarsi e affrontare anche i momenti difficili a testa alta, anche quando di voglia di andare avanti non se ne ha più. Eppure bisogna fare in modo che la voglia di andare avanti sia sempre di più di quella di cadere. Cambieranno tante cose, ma sono sicura che farò in modo che nessuna persona mi influenzi con comportamenti non appropriati e non corretti. Penso e spero, ma soprattutto mi impegnerò ad essere sempre e comunque me stessa, cercando di non cambiare per nessuno. A questo proposito confesso che è stato difficile non far dipendere la scelta della scuola dalle mie amiche, ma fortunatamente ci sono riuscita.
Sono consapevole che nel giro di pochi mesi molte cose cambieranno e devo dire che ho veramente molta paura di perdere le persone che amo... ma dovrò adattarmi. Mi viene ansia al solo pensiero che a settembre crescerò, che a settembre mi allontanerò sempre di più dalla mia famiglia e che starò sempre di meno a casa, ma di più con i miei amici. Mi viene male a pensare che dovrò prendere la corriera da sola, senza la mamma e il papà che mi accompagnano a scuola, Mi viene male a lasciare le medie di Cavezzo, dove, come dicevo prima, ho mille ricordi e mille persone che conosco. Mi mancherà tanto, ma questo è l'inizio di un nuovo capitolo, tutto da scoprire. Cerco sempre di prendere tutto con positività, ma a volte non è così facile come sembra. Molte persone escono dalla tua vita e altre restano, ma solamente quelle legate al tuo cuore con un filo invisibile rimangono per sempre.
Da grande vorrei fare l'insegnante di italiano alla scuola elementare, Amo passare tempo con i bimbi piccoli: sono così teneri! E amo guardare dal mio punto di vista come ragionano: con l'immaginazione alle stelle! E amo il loro mondo dei sogni e il loro modo di guardare le cose, punto. Appena vedo un bambino, inizio a dire: “Che carino”! Eccoli, me ne stanno passando ora davanti nel Learning Garden e sento le loro urla… mi sono girata, mentre la maggior parte dei miei compagni è ancora con la penna che scrive la pagina di diario. Adoro giocare con loro e farli divertire, ma anche proteggerli e insegnare loro ciò che è giusto e ciò che non lo è. Infatti, ogni volta che vado ai compleanni degli amici di mio fratello, che ha 10 anni, e vedo tutte le sorelline e i fratellini dei suoi amici, inizio a prenderli in braccio e a coccolarli. Appena mi vedono iniziano ad amarmi e ciò mi rende veramente soddisfatta e speciale... E loro sono veramente la mia gioia più grande, infatti amo quando mi tengono la manina per paura di perdersi o per sentire vicino il calore di una persona e non me la lasciano più. Mi danno immense soddisfazioni, quando mi dicono “ti voglio bene” o ti guardano sorridendo. Penso che per un bimbo piccolo il contatto fisico è molto importante, infatti la maggior parte delle volte e del tempo vogliono venire in braccio e io sono sempre lì a coccolarli fra le mie braccia. Ogni volta che le madri mi vedono con i loro figli in braccio mi dicono sempre: “Se vuoi, ti assumo come baby-sitter. Quando faccio le pulizie in casa, te lo porto!”. Questa cosa mi fa sorridere e mi rende veramente molto contenta. Quando ero piccola, ho da sempre giocato con le bambole e fingevo di essere una madre col 4 o 5 figli, che girava per la casa, truccata e con gli occhiali da sole. Devo dire che non ho mai avuto voglia di essere grande, ma volevo semplicemente simulare la vita da mamma o da insegnante. Questo è sempre stato un mio sogno e spero si possa avverare.
Ebbene sì questa sono io, nei miei difetti, nei miei pregi e nelle mie paure! Sono una che punta molto in alto, testarda, e allo stesso tempo una che non si abbatte davanti all'impossibile. Direttamente non mi accontento mai del poco, perché i miei obiettivi sono molto più alti. Non so cosa diventerò o cosa farò, ma so che mi spenderò per avverare i miei sogni. Ebbene sì, in questo periodo mi sto godendo gli ultimi mesi di medie, e mi sto preparando in vista dell'esame, Non vedo l'ora di affrontarlo, così posso gustarmi tre mesi estivi di tranquillità: saranno tre mesi di ambizione, sogni e progetti, ma penso che mi serviranno anche a riflettere e a chiarirmi le idee, In attesa del nuovo viaggio.
Grazie, caro diario, per l'ascolto! Sono pronta a crescere, sono pronta a diventare la Cecilia che verrà! Spero sempre con dei lineamenti di quella di ora. Ora scappo: sta per suonare!
Ciao!


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