"Orientarsi" significa trovare il proprio oriente, il proprio sole, quel punto di riferimento, che mi aiuta a scegliere nella vita per la vita. I ragazzi di terza sono alle prese con la scelta della scuola superiore e in questo travaglio stanno acquisendo una competenza che servirà loro per tutti gli anni a venire.
De-cidere significa potare quelle possibilità che non danno frutto, per far fiorire il talento nascosto nel nostro cuore. Significa setacciare i desideri e tenere solo quelli più autentici. Ma cosa significa desiderare? Alla lettera la parola significa "non stella". Quando gli aruspici scrutavano il cielo, cercando di prevedere il futuro, ma le nuvole oscuravano le stelle, ecco che quella acuta mancanza dentro di loro faceva emergere i loro desideri.
Come Dante, che termina le sue tre cantiche sempre con la parola "stelle", noi ci siamo messi sulle tracce dei nostri desideri, guardando le paure che ci ostacolano il percorso, le guide che ci sostengono e consigliano, le esperienze di illuminazione che ci aprono nuove porte.
Cecilia di 3D ci mostra con la sua lunga pagina di diario il suo percorso per arrivare a capire la sua meta. Seguiamola, lasciandoci contagiare dalla sua gioia.
Cavezzo,
15/01/2020
Caro
diario,
oggi
è il 15 di gennaio, sono molto stanca, ma allo stesso tempo sono
felice di quella che sto diventando con
lo scorrere dei mesi.
Sono passati esattamente 121 giorni dall'inizio della terza media…
la terza media… quella classe così difficile… quell’anno pieno
di ansia per l’esame
di cui ci hanno riempito la testa da quel 16
di settembre del 2019.
In
prima e seconda il pensiero della terza media mi sembrava così
remoto e
lontano, infatti era l’ultimo
di tutti i miei problemi e impegni che mi affliggessero. Ora il solo
pensiero dentro mi fa rabbrividire e me ne pento di non averci dato
così tanto peso. Questo è un anno importante, se non molto
particolare per me
e per tutti gli ‘06. Quest’anno dobbiamo unire tutto ciò che
abbiamo imparato alle scuole medie ed
elementari. Queste ultime
ci hanno dato le basi, che solo alle medie abbiamo usato in modo vero
e proprio e che alle superiori sapremo veramente come spendere.
Le
medie e le elementari... in questo
istituto
di Cavezzo, dove ho conosciuto le mie amiche, dove ho riso, pianto e
imparato tante cose, ma che mi ha aperto la strada a me stessa e a
quella che sono ora. Ed è soprattutto grazie alla scuola, agli
insegnanti
e agli
amici,
se ho deciso di essere quella che sono ora. Non mi vedo né perfetta,
né sbagliata, non mi vedo in nessuno dei due modi, perché nessuno
di noi è sbagliato, ma soprattutto nessuno di noi deve sentirselo
dire, perché non è così. Semplicemente la vita ci ha dato tutto
ciò di cui abbiamo bisogno e soltanto noi possiamo decidere come
mostrarci al prossimo e come approcciarci,
e
di
conseguenza riuscire a dare il giusto alle persone.
Quest’anno
ci saranno tanti cambiamenti: ho conosciuto persone nuove e ho legato
con altre. Quest’anno, sopra
ad ogni cosa,
ogni giorno sono
stata
afflitta da un
solo ed unico
pensiero che,
sono certa, non mi lascerà
fino
al
16 di settembre del 2020… ovvero, quello della scuola superiore.
Alle medie ormai parlano solo di quello.. sinceramente dopo un po’
diventa noioso, ma lo fanno per darci una mano e farci venire la
consapevolezza che dobbiamo scegliere una strada a noi cara…
ovvero, quella giusta.
In
ogni posto che vado, qualsiasi persona che vedo ormai non mi chiede
più nemmeno come sto, ma mi domanda quale istituto io
abbia
scelto ed
io, ogni volta, do
sempre la stessa risposta. Sarà che io fin da subito ho scelto, ma
questa
situazione è divenuta per me
sempre più ripetitiva
e noiosa,
anche
se
fortunatamente finora
di fronte a questa domanda sono
sempre
riuscita
a mantenere la calma: in
fondo chi me lo chiede
di colpe non ne ha.
Ho
scelto il liceo linguistico e penso che sia la scuola giusta per me e
per il mio futuro. Inizialmente, verso la fine della seconda media,
volevo frequentare il liceo classico, ma greco non mi convinceva e mi
sono accorta in questi 3 anni di essermi appassionata veramente tanto
alle lingue, soprattutto all’inglese: adoro quella lingua e spero
un giorno di poter viaggiare. Qualche anno fa, al solo
pensiero di lasciare Cavezzo, andavo in panico, invece
oggi ho voglia di scoprire il mondo, Infatti al linguistico
organizzano scambi al di fuori dell'Italia e ciò mi incuriosisce
molto.
Il
mese scorso sono andata a partecipare
a un mini stage in questa scuola, una mattinata in cui ho
assistito
ad
una vera e propria lezione all'interno di diverse classi
dell'istituto.
Alla mattina ero molto ansiosa prima di andare: quell’ambiente così
grande, così nuovo e pieno di persone che chissà da dove venivano.
Un mondo nuovo, tutto da scoprire. Quella mattina mi tremavano le
mani e sudavo, nonostante facesse freddo. Continuavo a pensare alle
peggiori
cose dentro di me, ad esempio
se delle
persone mi avessero preso in giro, domandandosi chi fossi. Va be’,
mi sono fatta coraggio e mi sono addentrata nella
scuola.
Sinceramente
non mi aspettavo che tutti fossero così accoglienti con me. Abbiamo
assistito ad
un’ora di filosofia, che fin da subito mi ha affascinato, così
come la letteratura. Infatti
tutti questi ragionamenti contorti, ma pieni di significato, mi fanno
impazzire! Poi, abbiamo fatto un’ora di inglese e francese, che mi
sono piaciute moltissimo, e, il
solo
vedere i ragazzi di seconda superiore, che parlavano l’inglese così
velocemente e sicuri, mi entusiasmava
un botto: anche io avrei voluto essere
come loro. Ma per poterlo diventare, so
che dovrò
affrontare lunghe ore di studio intenso. In quella scuola c’erano
due ricreazioni e i ragazzi potevano spostarsi e andare al bar, dove
acquistavano pizza,
gnocco e altri cibi squisiti, tutto in autonomia. Lì
ho conosciuto alcune ragazze di seconda superiore, a cui mi sono
molto affezionata. Quella
mattinata è stata
davvero
particolare, ma devo dire che mi sono molto interessata alle materie
e ho scelto di frequentare il corso C,
cioè
quello
con tedesco, inglese e francese.
Consapevole
di aver scelto una scuola difficile e
impegnativa, mi sento però
pronta ad affrontarla, perché so che, impegnandomi, riesco a mettere
in atto le mie capacità. Io mi vedo una ragazza solare, divertente e
scherzosa. Tengo
molto
agli
amici e alla
famiglia e voglio sempre mostrare il
massimo di me agli altri, aiutando chi si trova in difficoltà,
infatti
quando non raggiungo ciò che mi ero prefissata, mi arrabbio con me
stessa e mi sento in colpa.
Sento
però che
i miei comportamenti sono in pieno cambiamento, ed
essendo nel bel mezzo dell'adolescenza, non è facile tenere tutto
sotto controllo: siamo in quell'età in
cui
non si è né
bambini, né adulti, E
solitamente si tende ad assumere un atteggiamento più grande...
L'importante
è non disperarsi e affrontare anche i momenti difficili a testa
alta, anche quando di
voglia
di andare avanti non se ne ha più. Eppure
bisogna
fare in modo che la voglia di andare avanti sia sempre di più di
quella di cadere. Cambieranno
tante cose, ma sono sicura che farò in modo che nessuna persona mi
influenzi con comportamenti non appropriati e non corretti. Penso
e spero, ma soprattutto mi impegnerò ad
essere sempre e
comunque
me stessa, cercando di non cambiare per nessuno. A
questo proposito confesso che
è stato difficile non far dipendere
la scelta della scuola dalle mie amiche, ma fortunatamente ci sono
riuscita.
Sono
consapevole che nel giro di pochi mesi molte cose cambieranno e devo
dire che ho veramente molta paura di perdere le
persone che amo...
ma dovrò adattarmi. Mi
viene ansia al solo
pensiero che a settembre crescerò, che a settembre mi allontanerò
sempre di più dalla
mia famiglia e che starò sempre di meno a casa, ma di più con i
miei amici. Mi viene male a pensare che dovrò prendere la corriera
da sola, senza la mamma e il papà che mi accompagnano a scuola, Mi
viene male a
lasciare le medie di
Cavezzo, dove, come dicevo prima, ho mille ricordi e mille
persone che conosco. Mi
mancherà tanto, ma questo è l'inizio di un nuovo capitolo, tutto da
scoprire. Cerco
sempre di prendere tutto con positività, ma a volte non è così
facile come sembra. Molte
persone escono dalla
tua
vita
e altre restano, ma solamente quelle legate al tuo cuore con un filo
invisibile rimangono per sempre.
Da
grande vorrei fare l'insegnante di italiano alla scuola elementare,
Amo
passare tempo con i bimbi piccoli: sono così teneri! E
amo guardare dal mio punto di vista come ragionano: con
l'immaginazione alle stelle! E
amo il
loro
mondo dei sogni e il loro modo di guardare le cose, punto. Appena
vedo un bambino, inizio a dire: “Che
carino”! Eccoli, me ne
stanno
passando ora davanti
nel
Learning Garden e sento le loro
urla…
mi sono girata, mentre la maggior parte dei miei compagni è ancora
con la penna che scrive la pagina di diario. Adoro giocare con loro e
farli divertire, ma anche proteggerli e insegnare
loro
ciò che è giusto e ciò che non
lo è.
Infatti,
ogni volta che vado ai
compleanni degli
amici di mio fratello, che ha 10 anni, e vedo tutte le sorelline e i
fratellini
dei
suoi amici, inizio
a prenderli in braccio e a coccolarli. Appena mi vedono iniziano ad
amarmi e
ciò mi rende veramente soddisfatta e speciale... E loro sono
veramente la mia gioia più grande, infatti amo quando mi tengono la
manina per paura di perdersi o per sentire vicino il calore di una
persona e non me la lasciano più. Mi
danno immense
soddisfazioni,
quando mi dicono “ti voglio bene” o ti guardano sorridendo. Penso
che per un bimbo piccolo il contatto fisico è molto importante,
infatti
la maggior parte delle volte e del tempo vogliono venire in braccio e
io sono sempre lì a coccolarli fra le mie braccia. Ogni
volta che le madri mi vedono con i loro figli in braccio mi dicono
sempre: “Se
vuoi, ti assumo come baby-sitter. Quando
faccio le pulizie in casa, te lo porto!”. Questa
cosa
mi fa sorridere e mi rende veramente molto contenta. Quando
ero piccola, ho da sempre giocato con le bambole e fingevo
di essere una madre col 4 o 5 figli, che girava per la casa,
truccata e
con
gli occhiali da sole. Devo
dire che non ho mai avuto voglia di essere grande, ma volevo
semplicemente simulare la vita da mamma o da
insegnante.
Questo
è sempre stato un mio sogno e spero si possa avverare.
Ebbene
sì questa sono io, nei miei difetti, nei
miei pregi
e nelle mie paure! Sono
una che punta molto in alto, testarda,
e
allo stesso tempo una che non si abbatte davanti all'impossibile.
Direttamente
non mi accontento
mai del
poco, perché i miei obiettivi sono molto più alti. Non
so cosa diventerò o cosa farò, ma so che mi spenderò per avverare
i miei sogni. Ebbene sì, in questo periodo mi
sto godendo gli ultimi mesi di medie, e mi sto preparando in vista
dell'esame, Non vedo
l'ora di affrontarlo, così posso gustarmi
tre mesi estivi di tranquillità: saranno tre mesi di ambizione,
sogni
e progetti, ma
penso che mi serviranno anche a riflettere e a chiarirmi le idee, In
attesa del nuovo viaggio.
Grazie,
caro diario, per l'ascolto! Sono
pronta a crescere, sono pronta a diventare la Cecilia che verrà!
Spero
sempre con dei lineamenti di quella di ora. Ora
scappo: sta per suonare!
Ciao!