“La Memoria non cancella, forse nemmeno consola, ma ci apre gli occhi. Ci lascia osservatori di qualcosa che continua a interrogarci. Va’ avanti così, Fabian, non voltare mai la faccia e fa’ la tua parte.” E’ così che il personaggio di Sara, nonna di Fabian e giovane ebrea ai tempi della Francia occupata, termina il suo racconto di sopravvissuta. La Memoria, il grande anello di congiunzione fra le generazioni, è il tema di “MAI PIU’, per non dimenticare”, graphic novel della scrittrice statunitense R. J. Palacio, che, quest’anno, abbiamo deciso di convertire in uno spettacolo teatrale, consapevoli dell’azzardo. A convincerci è stata la vicenda narrata nel libro, dal linguaggio giovane, non solo di parole, ma di gesti, di sguardi, di corpi, di sentimenti... un’atmosfera di bellezza costante che tiene testa all’orrore della Storia.
Come si diceva poc’anzi, il racconto prende le mosse dalle parole di Sara, ora nonna, che racconta al nipote Fabian la sua triste storia, iniziata negli anni '40 in un villaggio nel cuore della Francia, che, come ogni paese d'Europa, cominciava a sentire l’ombra opprimente della Germania. E' proprio in quel periodo che la vita quieta e pacifica di Sara inizia lentamente a cambiare a causa della dilagante ideologia nazista: prima le discriminazioni nei luoghi quotidiani, poi le prime leggi contro gli ebrei e infine le persecuzioni. Sara si ritrova dentro una fuga disperata, senonché la vita le darà un’altra possibilità grazie a Julien, quel compagno di banco, storpio e vittima di bullismo, che per tanti anni lei per prima aveva evitato. Ma non vogliamo svelare altro, se non che la Gentilezza è il cardine e il centro di tutto, la linfa vitale degli eventi, dei legami e della vita dei personaggi, nonché quella forza che, quando si spande, ha il potere di fare nuove tutte le cose.
Lo spettacolo è stato costruito a più livelli: sotto la direzione di alcuni docenti, gruppi di ragazzi si sono cimentati rispettivamente nella drammatizzazione, nel videomaking, nell’allestimento di scenografie, nel canto, nella musica, ma soprattutto nella voglia di stare insieme, che è il vero motore di questo nostro, ormai storico, progetto. Un ringraziamento particolare va a Luciano Bellodi, che ci ha cortesemente ospitato per girare diverse scene all’aperto, e a Giorgio Golinelli, che ha collaborato per la realizzazione delle scenografie. Il grazie più grande lo rivolgiamo alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi del gruppo teatrale della scuola secondaria di primo grado, per aver vissuto con profondità e fantasia questa esperienza di crescita umana.
Vi aspettiamo al nostro spettacolo!
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