mercoledì 27 maggio 2020
Mostra virtuale di "Arte e immagine"
A causa dell'emergenza COVID-19, quest’ anno non si è potuto realizzare il progetto “La scuola si mette in Mostra”. Per il corso di "Arte e immagine" la prof.ssa C. Bonfatti ha pensato di creare un breve video scegliendo, per ogni classe, alcune tavole realizzate dai ragazzi. La scelta degli elaborati è stata difficile, perché molti sono veramente belli e … complimenti a tutti !!!
giovedì 14 maggio 2020
Art&Science-kids edition: l'elaborato di Gioele
L'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e il CERN di Ginevra propongono un progetto che ha lo scopo di avvicinare gli studenti delle scuole italiane al mondo della Scienza e della Ricerca Scientifica, usando l'Arte come linguaggio di comunicazione. "Art&Science across Italy" ha inaugurato l’edizione “Art&Science KIDS” con una competizione artistica a tema scientifico: l’UNIVERSO, un argomento con cui anche i più piccoli si confrontano continuamente e che offre un’enorme varietà di immagini e di suggestioni. Nel primo video la prof.ssa I. Polimeni ci presenta nei dettagli l'aspetto scientifico. Nel secondo video, invece, la prof.ssa A. Caliendo, curatrice dell'aspetto grafico e video, presenta l'elaborato di Gioele Carrara di 1^D, pubblicato anche nella pagina ufficiale Facebook di "Art&Science".
Mettete i vostri like!
martedì 12 maggio 2020
Quando tutto era agli inizi: le reazioni di un "cittadino" maturo
E'
appena arrivato in redazione un resoconto degli inizi, di quando la
pandemia era appena cominciata e molti si lasciavano prendere dal
panico, non capendo bene cosa pensare, o semplicemente agivano da
irresponsabili, non rendendosi conto della situazione. Era il 7 di
marzo e Lorenzo Lugli di 3^C aveva le idee molto chiare: fra qualche
anno potremo rileggere le sue parole e capire cosa sono stati questi
mesi e cosa significa sentirsi un "cittadino" del nostro
bellissimo Paese. In quei giorni la prof.ssa Pullè dava da svolgere
questo tema:
“Nei
momenti di crisi sociale, l’essere umano è messo di fronte al
cambiamento (la parola “crisi”, dal greco, ha in sé il
significato di “cambiamento”) ed è chiamato a reagire. A volte,
proprio dai periodi di crisi, nascono le svolte storiche, perché,
quando le comunità sociali si rendono conto di non farcela, spesso
sono costrette dagli eventi a riprogettare la loro esistenza.
Argomentando
la tua posizione,
scrivi un testo alla
luce dei recenti fatti che vedono in primo piano questa nuova
epidemia che sta colpendo la nostra società.”
Leggiamo
l'opinione di Lorenzo...
Nelle
ultime settimane la nostra vita è stata sconvolta dall’arrivo
improvviso anche in Italia del Coronavirus.
Si
tratta di una malattia respiratoria estremamente contagiosa che in
alcuni casi può essere mortale, soprattutto per gli anziani o per
chi ha già malattie. Sono state approvate dal Governo leggi molto
restrittive per tutelare la nostra salute e per evitare al massimo il
contagio. Queste regole affermano che tutte le scuole di ogni ordine
e grado (dall’asilo nido alle università) devono rimanere chiuse,
gli spostamenti devono essere ridotti al minimo e bisogna evitare
qualsiasi assembramento di persone (per esempio fiere, stadi, cinema,
feste ecc.). In poche parole dobbiamo rimanere a casa e cercare di
evitare il più possibile ogni tipo di contatto fisico.
Prima
la Cina e ora l’Italia sono state prese di mira dal disprezzo delle
altre nazioni, perché accusate di essere colpevoli di aver diffuso
la malattia. Molti, per esempio, hanno smesso di comprare prodotti
italiani e non hanno più scelto l’Italia come meta turistica,
provocando un grave danno per la nostra economia, dato che il turismo
è una risorsa essenziale.
Tutto
questo sembra distruggere le fondamenta della nostra sicurezza che,
fino a poco tempo fa, affermava la nostra supremazia sul pianeta. Un
essere microscopico è riuscito a danneggiare gravemente la nostra
economia e ci fa mettere uno contro l’altro.
Questa
fobia nei confronti degli altri (siano persone o Stati) ricorda molto
quanto detto dal Manzoni ne “I promessi sposi” a proposito
dell’impatto della peste sul vivere civile. In fondo anche se sono
passati secoli l’animo umano resta sempre lo stesso e uguali sono
le paure, le irrazionalità e le speranze. Insomma, in poche parole,
il Coronavirus
ci ha messo in ginocchio facendoci sentire impotenti: infatti,
nonostante tutte le norme di sicurezza, l’Italia è uno dei paesi
con più contagiati al mondo.
Io
credo che da tutta questa situazione sia possibile uscirne in modo
positivo, se la vediamo come un’opportunità di cambiamento.
Una
vita più ritirata ci consente di riscoprire il piacere della lettura
di un buon libro, del chiacchierare con la propria famiglia, dei
vecchi giochi di società o da tavolo, dei mezzi elettronici come la
TV o i videogame ecc. Forse addirittura l’economia potrebbe pensare
ad un mutamento intrinseco ovvero a quello di cambiare i propri
obiettivi e rallentare, senza avere sempre orizzonti di crescita
massima come scopo principale. Questa quarantena può essere un modo
per valorizzare tipologie di lavoro (come lo smart
working)
che permettano alle persone un ritmo più rispettoso delle esigenze
personali e familiari.
La
stessa scuola si sta reinventando, utilizzando al massimo i mezzi
offerti dalla moderna tecnologia. Si può rimanere in contatto con i
propri professori via mail, ricevere materiale utile per i compiti,
ascoltare lezioni tramite messaggi vocali. Tutto questo lo sto
vivendo in prima persona e mi permette di sentirmi ancora nel mondo
della scuola, anche se la mancanza del contatto umano con i compagni
e gli insegnanti si fa sentire. I più pessimisti potrebbero
sostenere che tutto ciò non è sufficiente per superare questo
periodo e tornare di nuovo ad una situazione di normalità. Io
replico invece dicendo che la storia ha dimostrato più volte che una
società colpita da gravi calamità può riprendersi, addirittura
migliorando la propria situazione rispetto al passato.
Possiamo
pensare a come l’Europa intera, colpita nel Trecento dalla grande
epidemia di peste nera, sia riuscita a riprendersi sia da un punto di
vista demografico sia economico, aprendo le porte al progresso
tecnologico e culturale del Quattrocento.
Anche
l’Italia del Seicento, colpita dalla peste bubbonica così ben
descritta da Manzoni, ha saputo aprirsi ad una nuova stagione di
crescita.
Diciamo
solo che in ogni occasione negativa si può trovare un lato positivo
e il modo per superarla.
L’importante
è non perdere la fiducia, non farsi prendere dall’angoscia e
pensare che dopo un periodo di difficoltà si può tornare a vivere
sereni.
Ho
trovato una bella frase di Gandhi che invita alla speranza e credo
sia un buon consiglio per tenere alto il morale in questi giorni di
reclusione forzata e notizie sconfortanti.
“Mantieni
i tuoi pensieri positivi, perché i tuoi pensieri diventano parole.
Mantieni le tue parole positive, perché le tue parole diventano i
tuoi comportamenti. Mantieni i tuoi comportamenti positivi, perché i
tuoi comportamenti diventano le tue abitudini. Mantieni le tue
abitudini positive, perché le tue abitudini diventano i tuoi valori.
Mantieni i tuoi valori positivi, perché i tuoi valori diventano il
tuo destino”.
Come
abbiamo superato ed annullato gli effetti del terremoto di otto anni
fa, sono convinto che potremo superare anche questa difficoltà che è
destinata, come tutto, prima o poi a concludersi.One world: together at home
Il Giorno 18 Aprile 2020 si è
svolto un evento mondiale di carattere musicale senza precedenti.
Lady Gaga, in collaborazione con Global Citizen, ha organizzato un
lungo concerto “da casa” allo scopo di raccogliere fondi per la
ricerca sul Covid 19. Artisti di fama mondiale, di varie nazioni ed
età, hanno partecipato, cantando testi del proprio repertorio o
cover dal contenuto in linea con il tema del concerto.
Ai
ragazzi di terza è stato chiesto di ascoltare qualche canzone, sceglierne una preferita, cercarne il testo e tradurlo,
scrivendo quale verso o versi li avessero colpiti maggiormente e
perché.
Ecco
qualche risposta dalle classi di inglese della prof.ssa F. Marchetti...
Masterchef nel mondo...3^C
Iniziamo una nuova rubrica dedicata al corso di geografia tenuto dalla prof.ssa Pullè in 3^C. Qui non si guardano solo cartine fisiche o politiche, non si studiano semplicemente gli aspetti economici e sociali, tipici della geografia umana, ma si incontrano i popoli del mondo in un modo molto gustoso, attraverso la cucina. Infatti anche la cucina fa parte della cultura e la parola "sapere" deriva da un verbo latino che significa avere sapore, perché uno studio che non sazia anima (e corpo) non ci fa crescere.
- Giulia Luppi apre la rubrica, mostrandoci una ricetta tipica degli Stati Uniti: i cookies. Clicca sul link qui sotto e... buon appetito!
giovedì 7 maggio 2020
La vita al tempo del coronavirus: i racconti della scuola primaria
Lo
scopo di un blog è quello di essere un diario digitale, un racconto
della nostra scuola e della nostra vita nella scuola. Ora che le
attività continuano on line, siamo lieti di raccontarvi come queste
giornate sono vissute dai bimbi della scuola primaria. L’attività
proposta alla 4^C è la produzione scritta di un’esperienza
personale. Sono state fornite le seguenti indicazioni
di lavoro dalla maestra: "scegli una delle seguenti tracce per
produrre un testo realistico: se puoi scrivilo sul computer, oppure
scrivilo a mano su un foglio, poi scatta la foto dei fogli e invia il
testo al mio indirizzo mail. Non vedo l’ora di leggerlo! Poi te lo
restituirò con correzioni e/o suggerimenti per migliorarlo!".
Ecco
i titoli delle tracce:
1)
Il coronavirus spiegato al mio cane (o gatto… o altro animale
domestico a tua scelta). Scrivi un testo per spiegare
al tuo gatto che cosa è il COVID-19 e raccontagli cosa ha causato,
come ci ha cambiato la vita.
2)
La mia vita è improvvisamente cambiata dal 24 febbraio 2020. Scrivi
un testo per raccontare come sono cambiate le tue giornate, le tue
abitudini; descrivi le tue emozioni/reazioni, come ti senti.
3)
Una giornata al tempo del coronavirus. Scrivi un testo
per raccontare una giornata/un episodio particolare di questo
periodo.
Nella
presentazione che trovate cliccando al link qui sotto non ci sono i
testi completi degli alunni, ma alcuni stralci di tutti gli elaborati
pervenuti: un assaggio per mettersi nei loro panni e vedere il mondo
coi loro occhi. Buona lettura!
mercoledì 6 maggio 2020
Beethoven: il destino, l'isolamento, la gioia
Ci sono storie che ti rimangono dentro e spingono per farti diventare grande. Ci sono vite che vengono respirate un giorno, non sai neanche perché, e si insinuano nel cuore e nella mente, per dare linfa alla tua vita. Sono quei racconti che da grande daranno alle tue radici il sapore di ricordi lontani, che ti hanno aiutato a superare le difficoltà e hanno dato un senso a quei periodi strani che costellano l'adolescenza, ancora più strani in questo periodo, dove le relazioni hanno subito un drastico sconvolgimento a causa della pandemia.
Vogliamo riportare questo tema scritto per il corso di educazione musicale della prof.ssa C. Piva, che sta affrontando coi suoi ragazzi la vita e l'opera del grande Beethoven. Proponiamo la lettura delle parole di Emma Carletti di 3^B, perché ci fanno bene, perché crediamo che a volte, proprio dalla meraviglia dei nostri ragazzi possiamo trovare un senso nel labirinto degli eventi e il miracolo di un sorriso che ci infonde speranza.
Buona lettura!
L’opera di Beethoven che riguarda il destino è la sinfonia nr. 5, scritta dal compositore nel periodo in cui si rendeva conto che avrebbe perso l’udito, un evento tragico per un musicista. In questa sinfonia ci sono alcuni dei pezzi musicali più famosi in assoluto, in particolare il famoso inizio che Beethoven definisce come il destino che bussa alla porta dell’uomo. Il destino bussa forte e l’uomo risponde debolmente, ma la vicenda di Beethoven stesso insegna che il destino può essere accolto, accettato e gestito. Al destino si può rispondere, non va subito passivamente. Questo non è sicuramente facile, vi sono difficoltà da superare.
Anche io come Beethoven penso che se ti si presenta una difficoltà, devi capire se c’è qualcosa che puoi fare per superarla e non arrenderti subito. A me però piace pensare che il destino possa offrire anche situazioni positive.
L’isolamento per Beethoven è stato causato dal suo diventare sordo, che lo ha portato ad isolarsi dagli altri. Beethoven ha reagito all’isolamento causato dalla sordità credendo nella sua capacità artistica e continuando a comporre.
Beethoven con il suo esempio ci spinge a reagire, come fanno i versi della poesia Invictus di William Ernest Henley:
...
Nella stretta morsa delle avversità
Non mi sono tirato indietro né ho gridato
…
Non mi importa quanto stretto sia il passaggio
…
Io sono il padrone del mio destino
Io sono il capitano della mia anima
Henley fu colpito da una grave malattia, ma non si diede per vinto e si impegnò per tutta la sua vita per raggiungere i suoi obiettivi. La sua poesia fu d’ispirazione per Nelson Mandela per resistere al carcere e diventare infine presidente del Sud Africa, colui che ha sconfitto l'Apartheid.
Esempio di resistenza a un destino difficile, in un momento storico drammatico, è il medico giapponese Takashi Nagai, che sopravvisse alla bomba nucleare di Nagasaki, anzi da questo triste evento riuscì a trovare un significato positivo. Lui in un suo libro ha scritto questa frase che mi ha colpito molto:
“Soltanto se uno ha sofferto e pianto può capire che cos’è la compassione e può confortare chi soffre. Se tu non hai mai pianto, non puoi asciugare le lacrime di un altro. E se non hai mai camminato nell’oscurità, non puoi aiutare chi si è perduto a ritrovare la strada. Se non hai mai guardato la morte in faccia, se non ti sei mai sentito annientato dal suo orrore, non puoi aiutare un altro a risorgere per gustare nuovamente la gioia di essere vivo”.
In questo periodo particolare a causa dell’epidemia di coronavirus noi tutti abbiamo dovuto superare certe difficoltà, come ad esempio l’isolamento. Siamo ancora costretti a stare in quarantena, chiusi in casa senza vedere mai nessuno a parte la nostra famiglia e questo soprattutto per noi adolescenti è una situazione molto difficile, perché non puoi vedere i tuoi amici, non puoi andare al parco o magari andare a prendere un gelato per distrarti dalla scuola e non puoi fare sport.
Io credo che questa situazione possa magari aiutare quelle famiglie che non hanno tanto tempo per stare assieme, i genitori e i figli possono conoscersi meglio, ma non solo: anche noi stessi possiamo conoscerci meglio. Sì, perché si ha più tempo per riflettere su ciò che è successo, si ha più tempo da dedicare a se stessi.
Penso che per evitare di sentirci tristi e isolati in questi tempi si possano fare delle videochiamate con gli amici o semplicemente delle chiamate o magari fare qualcosa che ti rende felice come: cucinare, leggere, cantare e disegnare.
L’Inno alla Gioia fa parte della sinfonia nr. 9, scritta nel 1824: in quest’opera Beethoven ci vuole comunicare che, per raggiungere la gioia, l’uomo si deve liberare da imperfezioni come: la ribellione, il rancore, la rabbia. Beethoven vede il raggiungimento della gioia come il liberarsi da cose negative, migliorando come esseri umani. Migliorando e con più gioia possiamo meglio avvicinarci agli altri.
Per me la gioia è passare del tempo con le persone a cui voglio bene, quindi la mia famiglia e i miei amici e anche ottenere qualcosa che desidero. Per raggiungere la gioia cerco di concentrarmi su quello che voglio ottenere e impegnarmi al massimo.
Tecnologia: polimerizzazione e modelli atomici
di E. Lucadamo
prof.ssa di Tecnologia
Nella prima parte del video presentiamo un progetto realizzato in DaD e dedicato alle classi prime. Agli alunni è stato mostrato un video di RAI Scuola sul processo di polimerizzazione ed è poi stato chiesto di riprodurre con i materiali a loro disposizione le molecole (dalla paraffina al polistirene) che compaiono nel processo, assieme ad una breve descrizione.
La seconda parte del video è dedicata ad un laboratorio, sempre in DaD, e pensato questa volta per le terze. E' stata spiegata nella classe digitale l'evoluzione dei modelli atomici, da Democrito a Schrodinger, ed è stato chiesto ai ragazzi di scegliere uno dei modelli atomici, di cercare informazioni approfondite sul suo "scopritore" e sul modello stesso, e di riprodurlo. Anche qui le fantasie si sono sbizzarrite.
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