di Valentina Bonetti
insegnante di Inglese
"Io non so pregare ma so sperare, insieme a tutti voi che tutta questa pioggia di dolore fecondi il terreno delle vostre vite, e un giorno possa germogliare e produca il suo frutto di perdono e di pace”. Queste sono le parole di Gino Cecchettin, padre della ventiduenne Giulia, uccisa dall'ex fidanzato lo scorso 18 novembre.
Giulia, ennesima vittima di femminicidio. Per la giornata mondiale dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, celebrata ogni 25 novembre, gli alunni delle classi 1^, 2^ e 3^ sezione A della Scuola Secondaria "G. Masi" di Cavezzo hanno realizzato dei lavori attraverso i quali hanno voluto dare un personale contributo.
Gli alunni della 3A sono stati suddivisi in gruppi da 5 persone. Ogni postazione di lavoro era dotata di un pc, cartelloni bianchi, cartoncini rossi e colori. Attraverso il pc, hanno potuto prendere spunto per gli slogan da inserire sul cartellone, rigorosamente in inglese, così come per disegni e simboli. Sono stati utilizzati, oltre al rosso, i colori che nel mondo anglosassone vengono adoperati per simboleggiare la lotta contro la violenza sulle donne e cioè il viola e l'arancione.
Cooperando tra loro e suddividendo il lavoro in maniera del tutto autonoma, i ragazzi della 3A hanno dato sfogo alla loro liberissima opinione sul tema.
Gli alunni delle classi prime e seconde hanno lavorato individualmente, creando un proprio poster.
"No means No", citazioni di Shakespeare, scarpette rosse in origami, fantasiosi pop-up: questi tra i dettagli più particolari.
Un lavoro svolto nel pieno rispetto della serietà della tematica, che ha dato voce a ragazzi dal forte spessore umano.
Classe 1^A
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